E' nel luglio del 2004, a Bologna, che inizia il percorso per strutturare
il settore Qi Gong nell'ADO-UISP ed è sempre a
Bologna nel luglio del 2006 che questo percorso si concretizza
istituzionalmente.
Attualmente il settore è composto da varie scuole di diversa
provenienza, Cina, Giappone e Vietnam. Tutte si rifanno alla Medicina
Tradizionale Orientale, al sistema dei meridiani e dei punti energetici.
Compito della Commissione tecnica è che questa differenziazione
costituisca un valore aggiunto anziché separazione. La ricerca di un
linguaggio comune è essenziale per il raggiungimento di questo obiettivo.
Il Qi Gong è l'arte di coltivare il Qi, il
"soffio vitale" che nutre la vita. Disciplina
cinese di tradizione millenaria il Qi Gong comprende numerose tecniche
atte a favorire il benessere e la salute psico-fisica attraverso un lavoro
volto a riequilibrare e rinforzare l'energia vitale dell'uomo. Nel
corso dei secoli il Qi Gong si sviluppa in ambiti diversi con implicazioni
diverse dando origine a scuole diverse. Le più importanti possono essere
così schematizzate:
- la scuola medica volta alla prevenzione
e alla cura delle malattie;
- la scuola confuciana tesa a coltivare
il carattere e la virtù morale;
- la scuola buddista, di derivazione
indiana e tibetana, basata essenzialmente sullo sviluppo della
consapevolezza e sul distacco con lo scopo di raggiungere
l'illuminazione;
- la scuola taoista, che trova origine in
antichissime pratiche ascetiche, si concentra sulla ricerca della
longevità tramite il rafforzamento del corpo e della mente in sintonia
con le leggi della natura;
- la scuola marziale diretta soprattutto
al rafforzamento della costituzione fisica e all'addestramento del corpo
finalizzato al combattimento.
Comune a tutte le scuole è l'enfasi posta sul Qi. Il Qi è energia in continuo movimento contenente
informazioni e capace di riceverne assumendo caratteristiche e funzioni
diverse a seconda dei compiti. All'interno del corpo umano il Qi mette in
relazione gli organi interni con le varie parti del corpo ed ha
l'importante funzione di fare da tramite tra mente e corpo. A livello più
generale mette in comunicazione l'uomo, quale microcosmo, con l'universo,
macrocosmo.
La pratica del Qi Gong si basa sul principio che il Qi ha un suo sapere
di cui non siamo consapevoli e che quindi l'uomo, assecondando la via
della natura, è in grado di curare se stesso. Ad un primo livello di
pratica, l'azione del Qi Gong migliora il Qi degli organi e il Qi di
relazione tra gli organi. Ma il lavoro che si fa sul corpo influenza la
mente e quindi ad un livello successivo, si ottiene un miglioramento nella
relazione tra psiche e soma. Il Qi è infatti sensibile all'azione della
psiche indipendentemente dalla nostra maggiore o minore consapevolezza. La
mente è dunque in grado di modificare le condizioni interne al corpo.
Infine, perseverando nella pratica, si coltiva lo Shen, l'energia psichica e spirituale nelle sue
funzioni latenti. Il Qi Gong rappresenta un'esperienza di grande sviluppo
dell'essere umano perchè pone il praticante in condizione di ascolto della
propria natura interiore, consentendogli di avvertire la risonanza che lo
lega all'universo. Esso è pertanto anche un grande strumento di
autoeducazione, una via della natura, dell'etica e del rispetto, non
riducibile al solo aspetto salutistico. |
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